Per chi non ne avesse ancora sentito parlare, l’I-Ching è un antichissimo manuale di divinazione, risalente addirittura a migliaia di anni fa: è considerato un testo sacro per l’oroscopo Cinese, dove vi si può trovare la”teoria dei mutamenti”. Viene utilizzato come se fosse un oracolo che dà un consiglio successivamente ad una domanda: può aiutare a fronteggiare situazioni particolari e difficili che possono, appunto, cambiare in meglio.
A livello popolare esso viene dunque sempre adoperato con scopi divinatori: viene ritenuto un importante strumento quando si tratta di dover porre dei quesiti per risolvere poi delle questioni importanti. I metodi per avere delle risposte da questo testo sono molteplici e di seguito ne vedremo alcuni.
Indice
Che cos’è l’I-Ching?
La storia
I-Ching viene anche comunemente chiamato anche il “Libro dei Mutamenti” e si ritiene che esso contenga una sorta di distillato della saggezza di un intero impero. Detto anche Zhouyi, non si hanno notizie certe sulla data della prima stesura del testo: probabilmente fu l’imperatore Fu Hsi intorno al 800 Avanti Cristo a scriverlo, ma c’è chi ritiene che il libro risalga ad almeno 7 secoli prima.
Il libro sacro del I-Ching è composto da un corpo originale più varie appendici attribuite a Confucio e ai suoi discepoli: Confucio si avvicinò a questa dottrina in tarda età, ma non manca di esaltarne il valore di avvicinamento al Divino in molti dei suoi scritti.
La leggenda vuole che l’Iching di Confucio si sia rotto almeno tre volte, dato che all’epoca i libri erano rilegati da sole strisce di bambù.
Inizialmente veniva utilizzato in alcuni contesti della quotidianità dagli uomini semplici, come ad esempio in campi quali l’agricoltura, la caccia e la pesca. Con il passare del tempo il testo si è diffuso in tutto il globo e sono stati molti i filosofi e gli studiosi ad approcciarsi ad esso con interesse, per studiarlo e cercare di comprenderlo, tanto che personaggi quali Jung ed il letterato italiano Italo Calvino si sono interessati ad esso.
Il libro contiene al suo interno 64 esagrammi, costituiti da alcune linee, alcune intere, altre spezzate. Ogni esagramma è costituito da due trigrammi. Per estrarre il responso al proprio quesito vi sono metodi che prevedono l’estrazione casuale di un esagramma.
Come funziona l’I-Ching?
Ma come funziona? Come porre la domanda nel modo giusto? E’ importante specificare che non tutte le domande sono appropriate. Ad esempio, quesiti troppo complessi potrebbero non trovare risposta, è di una certa rilevanza quindi formularli nel modo giusto. Domande tipo possono essere:
- Come mi devo comportare in questa situazione?
- Cosa devo fare in questo frangente?
- Cosa succede con questa persona?
L’I-Ching, secondo la tradizione, non risponde a quesiti riguardanti il futuro, ma piuttosto si pone come una guida riguardo all’orientamento individuale che sarebbe meglio assumere in determinate e differenti situazioni. I 64 esagrammi rappresentano infatti degli stati di mutamento dell’esistenza umana ma anche della vita sulla Terra e oltre di essa.
C’è poi una corrente di pensiero che ritiene che essendo questo testo un libro sacro non possa essere adoperato e consultato per questioni qualunque, ma solo per quesiti di una certa importanza e rilevanza, che hanno per noi un significato profondo.
Metodi per ottenere risposte dall’I-Ching
Vediamo adesso il metodo più diffuso per ottenere risposte da questo prezioso oracolo cinese che, ancora oggi ai giorni nostri, viene utilizzato, da alcuni per pura curiosità, da altri come qualcosa di sacro ed importante.
Lancio delle tre monete
Il metodo più conosciuto prevede comunque il lancio di tre monete. Ogni moneta ha due lati: un lato rappresenta lo Yin, l’altro lato rappresenta lo Yang. Allo yin si associa un valore numerico equivalente a due, allo yang un valore equivalente a tre. Yin e Yang sono complementari nei cambiamenti: quando è a Yang alto, Yin è in aumento, e il contrario.
Si compiono quindi sei lanci, al termine dei quali si sommano i numeri ottenuti. Ai differenti valori corrisponderanno differenti esagrammi.
Prima di lanciare le monete, il rito tradizionale prevede una sorta di preparazione spirituale e corporea. Si consiglia infatti di accendere dell’incenso e di rivolgersi poi al testo, visto appunto come un oracolo, con il dovuto rispetto, pronunziando prima di tutto il proprio nome, il luogo in cui si vive e che cosa si desidera ottenere e per quale motivo si desidera una certa cosa. Durante il rito è importante cercare di rimanere calmi, sereni e concentrati. La cosa fondamentale è comunque il rimanere saldamente ancorati al quesito che si desidera porre all’oracolo.
Il lancio delle tre monete consente di costruire il proprio esagramma e quindi di poter ottenere una risposta al proprio quesito. Si pensa che tra la domanda che viene posta al I-Ching, il momento in cui la si sta ponendo e l’esagramma che viene poi estratto ci sia una sorta di connessione, per così dire magica, un legame particolare, che va rispettato.
Gli steli di Achillea
Un altro metodo utilizzato per consultare l’oracolo, molto più complesso del precedente, è quello di usare degli steli di Achillea millefoglie, ovvero le parti di una pianta sacra che un tempo veniva considerata perfetta da impiegare nell’arte divinatoria. Ad oggi, purtroppo, procurarsi tali steli non è cosa facile.
mi chiamo natascia, volevo sapere cosa mi porterà l’anno 2017 sul lavoro e se sarò fortunata in qualche v
incita.un saluto e buon anno! sono nata il 22 ottobre 1973 alle 2 del mattino.
Prova a chiedere nella pagina dell’oroscopo 2017, grazie!
come mi devo comportare per ottenere ciò a cui tengo maggiormente?